ICON: L’EREDITA’

DI UN’ARTE RIVOLUZIONARIA

WARHOL – BASQUIAT – HARING – SCHARF

Per la prima volta insieme, Andy Warhol, Jean-Michel Basquiat, Keith Haring e Kenny Scharf si incontrano in una mostra esclusiva e senza precedenti: “Icon, l’eredita di un’arte rivoluzionaria” al Convitto delle Arti – Noto Museum. Un viaggio immersivo nell’energia esplosiva di quattro geni che hanno segnato un cambiamento radicale nell’arte contemporanea.


La rivoluzione di Warhol

Quando Andy Warhol entra sulla scena newyorkese, la Pop Art è ancora in fase di definizione. Il suo linguaggio audace, basato sulla riproduzione seriale e sull'annullamento della soggettività, trasforma l’arte in un riflesso della società dei consumi. La sua influenza non si limita al sistema artistico ma travalica moda, pubblicità, musica, cinema e cultura digitale. Warhol diventa così un mito vivente, la figura centrale di una nuova generazione.


La Nuova Generazione:

Basquiat, Haring e Scharf

Jean-Michel Basquiat, Keith Haring e Kenny Scharf non reinterpretano la Pop Art ma la destrutturano e la riscrivono, contaminandola con la street culture, il graffitismo e surrealismo in cui i confini tra arte e realtà si dissolvono.

In loro, Warhol non è un modello da seguire ma una struttura aperta dentro cui tutto è possibile.

La collaborazione tra Warhol e i suoi “figli spirituali” testimonia una continuità estetica che va oltre l’affinità artistica, riflettendo un profondo dialogo culturale ed emotivo.

La Sacralità nell’Arte

Il percorso artistico di Warhol sul tema della sacralità è emblematico, un’anticipazione pionieristica che sfida le convenzioni, dove la spiritualità diventa un terreno aperto a nuove e audaci contaminazioni visive e simboliche.

Non a caso, nella generazione successiva, figure stilizzate e danzanti di Keith Haring possono assumere valenze quasi religiose, trasformandosi in simboli universali di pace, armonia e solidarietà umana, mentre l'universo post-apocalittico e fantascientifico di Kenny Scharf propone una visione alternativa del sacro, dove creature aliene e figure mistiche coesistono in una nuova iconografia spirituale.

Icone e Nuove Frontiere

Negli anni Ottanta, il concetto di icona supera definitivamente i confini della tradizione artistica, esplorando nuovi medium e discipline. Warhol, Basquiat, Haring e Scharf incarnano questo spirito di esplorazione, abbattendo le frontiere tra arte visiva, performance, moda, oggetti quotidiani e musica. La loro opera testimonia una visione culturale in cui l'immagine diventa linguaggio poliedrico e trans-disciplinare.


Andy Warhol fu tra i primi a intuire le potenzialità della fusione tra arte visiva e musica, collaborando con band come i The Velvet Underground. La sua estetica anticipa una dimensione che non si limita ai supporti tradizionali, ma abbraccia fotografia, film sperimentali e performance.


Jean – Michel Basquiat, con la sua celebre collaborazione con Rammellzee per il singolo Beat Bop, propone una visione in cui musica e arte visiva si fondono integralmente.

Keith Haring, immerso nella cultura club e street, porta il proprio linguaggio visivo fuori dalle gallerie, intervenendo su spazi pubblici, oggetti quotidiani e performance collettive, abbattendo le gerarchie tradizionali dell’arte. La sua opera rappresenta una fusione totale tra immagine, corpo e spazio sociale, creando un’esperienza estetica universale e inclusiva.


Kenny Scharf, invece, esplora un universo psichedelico e visionario, dove le sue creazioni fondono elementi pop, fantascientifici e apocalittici, in una dimensione interattiva e immersiva, superando il confine tra arte e oggetti di consumo.


Il percorso della mostra si articola in cinque sezioni, rivelando come, negli anni Ottanta, l’arte abbia oltrepassato i confini delle tecniche e dei supporti tradizionali, evolvendosi in un linguaggio fluido e permeabile, in costante dialogo con la realtà quotidiana, la musica e la cultura popolare.

Warhol, Basquiat, Haring e Scharf incarnano questo nuovo paradigma culturale, in cui l’icona, una volta liberata, non torna più indietro: muta, si riconfigura e si intreccia con la cultura contemporanea, fino a diventare indistinguibile dalla realtà stessa. Un sistema aperto, senza confini, in cui l’arte si moltiplica all’infinito, mantenendo intatta la sua capacità di metamorfosi.

Disco Room

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Un viaggio nel tempo

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Biglietti

INTERO 13,00 €


RIDOTTO 10,00 €

Residenti, gruppi,

minimo 6 persone,

ragazzi fino a 14 anni


RIDOTTO 5,00 €

Gruppi scolastici


GRATUITO

Bambini da 0 a 6 anni

cittadini diversamente abili

Legge 104-92 art. 3 c.3

Orari

Aprile

aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00 Sabato e Domenica dalle 10.00 alle 20.00

Maggio/Giugno

aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00 - Sabato e Domenica dalle 10.00 alle 21.00

Luglio/Agosto/Settembre

aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 23.00

Ottobre/Novembre

aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00.

ULTIMO INGRESSO UN’ORA PRIMA DELLA CHIUSURA