Un viaggio nell'anima dell'Italia,
attraverso sei secoli di pittura
Tesori d’arte dai Musei Nazionali Italiani è il capitolo conclusivo del progetto I Tesori d’Italia, promosso in occasione di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025. Una collaborazione istituzionale senza precedenti tra la Regione Siciliana e il Ministero della Cultura – Direzione Generale Musei, sancita da un protocollo d’intesa volto a valorizzare il patrimonio culturale nazionale con una visione inclusiva, partecipata e condivisa.
Un progetto che guarda al futuro, partendo dalla riscoperta delle opere meno note, per restituire loro la luce e la dignità che meritano.
La mostra celebra la straordinaria ricchezza del patrimonio artistico italiano, portando alla luce anche quelle opere custodite nei depositi dei musei, spesso invisibili al pubblico ma profondamente vive e rivelatrici.
Un racconto che non presenta l’Italia come un’entità uniforme, ma come un mosaico di culture locali, ognuna con la propria voce, il proprio tratto, la propria luce.
L’esposizione riunisce 22 opere, una per ciascuna regione italiana. Ogni dipinto rappresenta un artista, un luogo, una storia.
Un racconto corale che attraversa sei secoli di arte, dal Quattrocento al Novecento.
Il percorso si apre con le tavole quattrocentesche di Antonello da Messina e del Maestro di Castelsardo, prosegue con i vertici del Rinascimento rappresentati da Perugino, Raffaello, Sebastiano del Piombo, Pordenone, Andrea Previtali, attraversa la teatralità barocca di Luca Giordano, Valerio Castello, Mattia Preti, sfiora l’eleganza settecentesca di Pompeo Batoni e Paul Troger, per concludersi con l’intensità moderna di Filippo Palizzi e Carlo Levi.
L’opera è ritenuta parte della predella della pala dell’Incoronazione di San Nicola da Tolentino, composta da tre tavole che dovevano raffigurare scene della vita del santo, commissionata a Raffaello e a Evangelista di Pian di Meleto nel 1500 da Andrea di Tommaso Baronci per la propria cappella nella chiesa di Sant’Agostino a Città di Castello. Lì l’opera rimase fino al 1789, quando un terremoto la danneggiò gravemente tanto che non fu restaurata, ma divisa in varie parti che, in seguito a numerose vicissitudini, furono disperse. Solo grazie ad alcuni disegni preparatori del giovane artista, a una copia realizzata nel 1791 da Ermenegildo Costantini, e a meticolose ricerche è possibile ricostruire la pala nella sua interezza. Oggi i frammenti si trovano in diverse collezioni museali in Italia, al Louvre e a Detroit e la tavola con il Miracolo degli impiccati è pervenuta alle collezioni pubbliche e a Palazzo Reale in seguito al sequestro della collezione Schiff Giorgini nel 1970.
La tavola rappresenta uno dei miracoli attribuiti a San Nicola da Tolentino che avrebbe salvato dall’impiccagione due fratelli, Mizulo e Vanni da Osimo, accusati ingiustamente, sorreggendoli per quattro giorni, fino alla loro liberazione. La composizione era completata da altre due tavole che mostravano altrettanti miracoli compiuti dal santo: il Miracolo delle pernici e la Resurrezione del bambino.
Gli studiosi hanno dibattuto a lungo sulla paternità dell’opera e sull’attribuzione al giovane Raffaello: la critica è oggi orientata a individuare l’operato dell’urbinate nella parte centrale del dipinto con il santo, la forca con i due impiccati e il paesaggio retrostante che sembrano attribuibili a mano diversa dalle figure marginali.
Raffaello Sanzio
(Urbino 1483 - Roma 1520)
con la collaborazione di Evangelista da Piandimeleto (Piandimeleto 1458 - Urbino 1549) Il miracolo degli impiccati (San Nicola salva dalla morte i fratelli Mizulo e Vanne da Osimo) / 1500-1501 olio su tavola / 26,5×52 cm Pisa, Museo Nazionale di Palazzo Reale, inv. 11576
Villa Aurea, nella Valle dei Templi:
un luogo simbolico per celebrare
l’identità italiana
Villa Aurea, immersa nel paesaggio senza tempo della Valle dei Templi di Agrigento, accoglie la mostra. Un luogo carico di significato simbolico, dove l’eredità della civiltà classica incontra le molteplici espressioni dell’arte italiana.
Qui, l’arte si fa ponte tra radici e contemporaneità, in un dialogo continuo tra storia, identità e visione.
Ospitare questa mostra in uno dei luoghi più suggestivi del Mediterraneo – la Valle dei Templi, sito UNESCO e icona millenaria di bellezza, armonia e civiltà – assume un significato profondo.
Villa Aurea diventa così lo scenario ideale per celebrare la pluralità culturale italiana, in un incontro tra le origini greche della nostra storia e le molteplici forme artistiche che, nei secoli, hanno costruito l’identità del Paese.
Un racconto corale dell’Italia, tra capolavori noti e tesori nascosti
Una mostra irripetibile, che unisce passato e futuro.
Tesori d’arte dai Musei Nazionali Italiani è molto più di una semplice esposizione: è una dichiarazione d’amore per il patrimonio italiano.
Un progetto visionario, nato dal desiderio di rendere la cultura accessibile, inclusiva e condivisa. Un’occasione unica per riscoprire l’Italia attraverso la sua arte.
Dal 08 luglio al 30 novembre 2025
Tutti i giorni 08:30 - 20:00 (ultimo ingresso alle ore 19:00)
Dal 08 Luglio al 22 Settembre 2025
ingresso serale: Lun - Ven 08:30-23:00 (ultimo ingresso alle ore 22:00)
Lun - Ven 08:30-23:00 (ultimo ingresso alle ore 22:00)
Festivi e prefestivi 08:30-24:00 (ultimo ingresso alle ore 23:00)
Attenzione le date degli ingressi serali potrebbero subire variazioni in base alle disposizioni del Parco della Valle dei Templi.